giovedì 19 aprile 2012

Diaz - Don't clean up this blood

Funziona come un documento veritiero e realistico, che viene vissuto dal pubblico in maniera diretta, provocando reazioni di frustrazione, rabbia, che vengono sfogate anche durante la proiezione con commenti ad alta voce, cosa rarissima, come mi è successo di sentire mentre guardavo il film.
Oltre che all' impatto emotivo spero che riesca a risvegliare una coscienza civile nelle persone, e a riaccendere la voglia di un' impegno concreto nei movimenti che negli ultimi tempi hanno ripreso vita dopo il colpo subito nel 2001.

Erroneamente il film porta a far pensare a qualcuno che se non ci fosse stato un motivo scatenante, la bottiglietta che nel corso del film si infrange in maniera estrememante pedante più e più volte, non si sarebbe scatenata la repressione, e non ci sarebbe stata violenza sui manifestanti.
In realtà la bottiglietta funge da pretesto, ma anche se non ci fosse stato questo misero pretesto, ne sarebbe stato trovato sicuramente un'altro o altri 100, perchè lo scopo della Diaz era quallo di reprimere e non di fare ordine.



“Diaz”: il film e le polemiche

Quello che "Diaz" non dice

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