domenica 28 febbraio 2016

Star Wars: Il risveglio della Forza (Star Wars: The Force Awakens)

Si parte con il lato oscuro già organizzato e al massimo delle sue forze, invece credevo che avremmo assistito alla riorganizzazione di uno sparuto gruppo clandestino, che riesce in poco tempo a destabilizzare la pace della repubblica, e che nei film successivi si sarebbe mostrata tutta la sua forza, in poche parole qua si torna ad una situazione tipo Guerre Stellari 1977.
Infatti questo nuovo capitolo recuperà in pieno tutta l' estetica dei primi film, compresi robottini che circolano qua e la per la scena nel mercato in mezzo al deserto, o l' oscuro super super cattivo che compare in ologramma.visione, ecc.
Anche la trama è ricalcata dal primo film, penso che questo sia solo frutto una manovra fatta per accontentare il pubblico e non rischiare, da un lato si evitano le cadute come quelle viste nei prequel (sopratutto ne La minaccia fantasma, e ne La guerra dei cloni), da l'altra preclude ogni pobbilità di ridisegnare quell' immaginario in modo attuale, ovviamente non avrei voluto che si stravolgesse la base narrativa. ma mi sarei apettato idee nuove.

Rivedendo  il vecchio Guerre Stellari ho notato come già subito dopo l' introduzione della storia, si insista sul potere della forza e sulla facilità con cui si può cadere sedotti del lato oscuro, dando origine a quel concetto di giustizia, molto idealista, che caratterizza tutta la prima saga, e che è uno degli aspetti più importatniti del suo successo negli anni, mentre nel Risveglio della forza questo aspetto è completamante assente, preferendo spingere sul canone del dramma familiare.
Si potrebbe comunque cogliere un' interesse verso gli aspetti sociali, qui rappresentati dalle umili origini dei due eroi protagonisti, un soldato di colore, che diserta al suo primo combattimento, e una raccoglitrice di rottami che vive in condizioni di indigenza, ma sono aspetti su cui per ora non è stata data una particolare importanza.
Bello il duello nel bosco innevato, freddo e ostile, anche se potrebbe essere stato suggerito dalla Foresta Stregata del Trono di Spade.

Lo chiamavano Jeeg Robot

Un criminale-movie colorato con le tinte del supereroistico.
Ottime interpretazioni, ogni tanto un po troppo calcate, sopratutto per certi personaggi (quello di Ilenia Pastorelli, che comunque è molto adatta per la parte), grande uso del cast copresi i ruoli non protagonisti.

Piace perchè non ce lo si aspettava, non un capolavoro ma comunque qualcosa che può dare una prospettiva diversa al cinema italiano.
Spero che le aspettative e l'enorme macchina mediatica che è nata intorno al film solo dopo la sua presentazione, non sovreastino le capacita del regista per progetti futuri.