mercoledì 11 novembre 2015
Kommunisten
Un best of di Jean-Marie Straub, con un inedito.
Un' operazione abbastanza classica nella carriera di un' artista.
All' uscita della sala, nonostante tanti anni di proiezioni su Fuorioraio, ho sentito i soliti commenti, "è stata una tortura", "non finiva mai", e "gli attori leggevano malissimo". Continuiamo così...
Comunque l' episodio inedito è bello, segna qualche piccola novità, come la scena sul terrazzo di spalle (m a è sempre Buti?), e ' l'inno della DDR su schermo nero per due o tre minuti.
Un' operazione abbastanza classica nella carriera di un' artista.
All' uscita della sala, nonostante tanti anni di proiezioni su Fuorioraio, ho sentito i soliti commenti, "è stata una tortura", "non finiva mai", e "gli attori leggevano malissimo". Continuiamo così...
Comunque l' episodio inedito è bello, segna qualche piccola novità, come la scena sul terrazzo di spalle (m a è sempre Buti?), e ' l'inno della DDR su schermo nero per due o tre minuti.
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giovedì 5 novembre 2015
Tutto può accadere a Broadway
Ero curioso di vedere un film di Peter Bogdanovich, visto che è un regista di cui si sente parlare per suoi film anni '70, ma che da anni non fa film.
A cose normali l' avrei ignorato, il trailer mi faceva pensare a una commedia nello stile del Woody Allen più recente, e la presenza di Owen Wilson mi dava l' impressione di uno di quei film scansonati che non è necessario andare a vedere, e che anzi non hanno nulla da far rimpiangere se uno se li perde.
Ma ho deciso di provare per constatare la maestria come commediografo di Bogdanovic, però devo dire che niente è andato più in là delle mie incerte aspettative. E forse si capisce perchè abbiano aspettato così tanto a distribuirlo.
L' unico merito il fiorire di personaggi e di volti che man mano spuntano, e che incalsano la storia con il loro bagaglio di citazioni.
Il finale infatti culmina in questo senso con un fuoco d' artificio di citazioni della citazione.
A cose normali l' avrei ignorato, il trailer mi faceva pensare a una commedia nello stile del Woody Allen più recente, e la presenza di Owen Wilson mi dava l' impressione di uno di quei film scansonati che non è necessario andare a vedere, e che anzi non hanno nulla da far rimpiangere se uno se li perde.
Ma ho deciso di provare per constatare la maestria come commediografo di Bogdanovic, però devo dire che niente è andato più in là delle mie incerte aspettative. E forse si capisce perchè abbiano aspettato così tanto a distribuirlo.
L' unico merito il fiorire di personaggi e di volti che man mano spuntano, e che incalsano la storia con il loro bagaglio di citazioni.
Il finale infatti culmina in questo senso con un fuoco d' artificio di citazioni della citazione.
La legge del mercato
Non è i fratelli Dardenne, anche se l' impronta è quella.
Molto duro, non osa troppo, certe volte è anche un po superato, comunque il film scorre abbastanza bene, e la tematica dell' infame è semplice ed efficace.
Molto duro, non osa troppo, certe volte è anche un po superato, comunque il film scorre abbastanza bene, e la tematica dell' infame è semplice ed efficace.
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